This event ended on October 31, 2019 6:30 PM CET

Tra Italia e Capo Verde: cultura, processi migratori e formazione

Università degli studi di Firenze, Firenze,31 ottobre 2019


Thursday Oct 31, 2019 from 09:00 to 18:30 (UTC +01:00)

Via S. Gallo, 10, 50129 Firenze FI, Italia

When

Thursday Oct 31, 2019 from 09:00 to 18:30 (UTC +01:00)

Where

Via S. Gallo, 10, 50129 Firenze FI, Italia

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Description

Le relazioni tra Italia e Capo Verde hanno radici storiche antiche, che risalgono all’epoca del popolamento delle isole alle fine del XV secolo, cui presero parte navigatori e coloni italiani. In tempi più vicini a noi la presenza italiana a Capo Verde è stata significativa in diverse occasioni lungo il Novecento: dalla costruzione del primo aeroporto internazionale nell’isola di Sal alla fine degli anni Trenta, alla presenza dei missionari Cappuccini nelle isole a partire dall’immediato dopoguerra. Con la fine dell’economia basata sul sistema schiavistico e il verificarsi di ricorrenti carestie, prende avvio già alla fine dell’Ottocento l’emigrazione dei capoverdiani nel mondo, che ha assunto i caratteri di una vera e propria diaspora. Le trasformazioni socio-economiche avviatesi in Italia a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo aprono la strada a un’emigrazione femmnile da Capo Verde che è andata formando nei decenni successivi una comunità sempre più integrata nel contesto italiano. Con la fine del dominio portoghese sulle isole e il conseguente processo di democratizzazione Capo Verde finalmente può essere oggetto di quell’attenzione internazionale che era stata reclamata da Amilcar Cabral, che aveva guidato la lotta per l’Indipendenza del suo popolo. Il paese diventa così un contesto dove portare l’aiuto della cooperazione internazionale e in breve tempo anche una meta di turismo e di investimento per molti italiani, tanto che nell’isola di Boa Vista oggi un terzo della popolazione è costituito da italiani che vi risiedono stabilmente.

Le relazioni tra Italia e Capo Verde non sono però solo di natura prettamente economica e lo dimostra la stessa vitalità culturale dei capoverdiani e dei loro discendenti che vivono in Italia, molti dei quali hanno fatto della dimensione della formazione il fulcro della loro integrazione sociale, rafforzando così il ponte che lega tra loro le due culture. La cooperazione tra l’università italiana e quella capoverdiana, iniziata una ventina di anni fa, rappresenta poi un ulteriore tassello del legame tra i due paesi. L’Università di Firenze è stata pioniera su questo fronte e il Convegno vuole rappresentare un’occasione per un bilancio delle relazioni tra i Italia e Capo Verde e insieme un rilancio di un’idea di cooperazione tra Europa e Africa fondata su un modello di relazioni tra popolo e culture in cui la formazione assume un ruolo centrale.

Comitato scientifico del Convegno:

Clara Silva (Università degli Studi di Firenze)

Gianfranco Bandini (Università degli Studi di Firenze)

Joanita Cristina Rodrigues (Vice-Reitora da Universidade Jean Piaget, Cabo Verde)

Filinto Elisio Correia e Silva (Esperto cultura capoverdiana)

Segreteria organizzativa:

Giada Prisco, Università degli Studi di Firenze, ([email protected])

Giuseppe Ciccone, Università degli Studi di Firenze, ([email protected])

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PROGRAMMA CONVEGNO

09:15 - 10:00

Aula Magna - Dipartimento SAGAS

(Via San Gallo, 10 - Firenze)

Saluti delle Autorità

  • Luigi Dei, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Firenze
  • Jorge José De Figueiredo Gonçalves, Ambasciatore della Repubblica di Capo Verde per l’Italia
  • Margherita Azzari, Presidente Scuola di Studi Umanistici e della Formazione, Università degli Studi di Firenze
  • Ersilia Menesini, Direttore Dipartimento FORLILPSI, Università degli Studi di Firenze
  • Vanna Boffo, Delegata del Rettore al Job Placement, Università degli Studi di Firenze
10:00 - 13:00

Introduzione ai Lavori e Sessione mattutina

Introduce: Clara Silva, Università degli Studi di Firenze

Coordina: Gianfranco Bandini, Università degli Studi di Firenze

Interventi:

  • Filinto Elisio Correia e Silva (Rosa da Porcelana Editora, Cabo Verde), Considerações sobre a cultura cabo-verdiana: o papel da diaspora
  • Agostino Portera (Università di Verona), L’immigrazione come risorsa nelle relazioni tra popoli e culture
  • Joanita Cristina Rodrigues (Vice-Reitora da Universidade Jean Piaget, Cabo Verde), O sistema formativo cabo-verdiano
  • Roberto Francavilla (Università di Genova), Cultura e tradizione nella letteratura capoverdiana
  • João Rosa (Bridgewater University, USA), The Cape Verdean diaspora in the USA
  • Judíte Nascimento (Reitora da Universidade de Cabo Verde, Cabo Verde), O nascimento e a evolução do ensino universitário em Cabo Verde (in videoconferenza) 
13:00 - 14:30

Pausa pranzo/Light lunch

14:30 - 16:30

Aula 001 (piano terra) - Dipartimento FORLILPSI

(Via Laura, 48 - Firenze)

Ripresa dei Lavori

Tavola rotonda su:  Memorie, culture, migrazioni 

Coordinano: Maria Graça Gomes de Pina (Università Orientale di Napoli) e Jorge Canifa (scrittore, Roma)

  • Filinto Elisio Correia e Silva (Esperto cultura capoverdiana)
  • Marco Piazza (Università Roma Tre)
  • Marcia Souto (Rosa da Porcelana Editora, Cabo Verde)
  • Hipólito Daniel Soares (poeta, Firenze)

16:30

Coffee break

16:45 - 18:30

La cooperazione internazionale: i rapporti interculturali tra Italia e Capo Verde

Coordinano: Dulce Araujo Evora (Roma) e Giovanna Del Gobbo (Università degli Studi di Firenze)

  • Pedro Morais, Presidente da Câmara Municipal da Ribeira Brava, S. Nicolau (Cabo Verde)
  • Silvia Ricchieri (COSPE Firenze)
  • Maria Silva (Consigliere della Presidenza della Repubblica di Capo Verde, Roma)
  • Serena Binazzi (Console onorario della Repubblica di Capo Verde a Firenze)
  • Giuseppe Ciccone (Università degli Studi di Firenze)
  • Maridelys Brito Valdez (Studentessa L-19, Università degli Studi di Firenze)
18:30

Conclusioni

Clara Silva, Università degli Studi di Firenze

Between Italy and Cape Verde: Culture, Migratory processes, and Education

Relations between Italy and Cape Verde boast centuries of history: the event takes us back to the late Fifteenth century when the Islands were reached and gradually populated by Europeans, including Italian navigators and settlers. In more recent times, the Italian presence in Cape Verde has been significant on several occasions during the Twentieth century: from the construction of the first international airport on Sal Island in the late 1930s to the presence of Capuchin missionaries on the Islands traceable to the years immediately after the war. In the late Nineteenth century, along with the end of the slave economy and the occurrence of recurring famines, Cape Verde became a country of emigration, and segments of the Cape Verdean population turned into a worldwide diaspora. The socio-economic transformations occurred in Italy since the 1950s had paved the way for Cape Verdean female migrations that proved, in the following decades, to be an important actor in establishing a community being increasingly integrated into the Italian society. With the end of Portuguese rule over the Islands and the ensuing process of democratisation, Cape Verde could finally attract international attention as claimed by Amílcar Cabral who had led his people to Independence. Finally, the Country started benefiting from international cooperation, and became soon after a tourist and investment destination for many Italians: predictably, the permanent Italian community in Boa Vista makes up one-third of the present-day Island’s population.

On the other hand, the relationship between Italy and Cape Verde has not been only and exclusively based upon economic aspects, as proved by the cultural vitality of Cape Verdeans and their descendants living in Italy: to boot, education has played for many of them a pivotal role in their social integration, as well as in consolidating the bridges connecting the two cultures. Launched some twenty years ago, the cooperation between Italian and Cape Verdean Universities represents another step in furthering relations between these two Countries, and the University of Florence has been a pioneer in this field: accordingly, the Conference will provide an opportunity to assess the relationship between Italy and Cape Verde, and to relaunch an idea of cooperation between Europe and Africa that draws inspiration from a relational paradigm between peoples and cultures built upon education as its guiding principle.

Conference Scientific Committee:

Clara Silva (University of Florence)

Gianfranco Bandini (University of Florence,)

Joanita Cristina Rodrigues, Jean Piaget University of Cape Verde (Universidade Jean Piaget)

Filinto Elisio Correia e Silva, Cape Verdean culture expert)

Conference Organising Secretariat:

Giada Prisco, University of Florence, ([email protected])

Giuseppe Ciccone, University of Florence, ([email protected])

Entre Itália e Cabo Verde: cultura, processos migratórios e formação

As relações entre Itália e Cabo Verde têm raízes históricas antigas que remontam à época do povoamento das ilhas, no final do século XV, por obra também de navegadores e colonos italianos. Em tempos mais recentes, a presença italiana em Cabo Verde foi significativa em diversas ocasiões, ao longo do século XX: da construção do primeiro aeroporto internacional na ilha do Sal, no final dos anos 30, à presença dos missionários Capuchinhos nas ilhas a partir do pós-guerra. Com o fim da economia baseada no sistema esclavagista e um número sempre maior de carestias, começa, já desde o final do século XIX, a emigração de cabo-verdianos no mundo, que ganhou as feições de uma autêntica diáspora. As transformações socioeconómicas em Itália, a partir dos anos 50 do século XX, abrem caminho para uma emigração feminina de cabo-verdianas que, nas décadas seguintes, foi formando uma comunidade sempre mais integrada no contexto italiano. Quando acaba o domínio português sobre as ilhas e o consequente processo de democratização, Cabo Verde pôde então ser objeto da atenção internacional que havia sido reclamada por Amílcar Cabral, que liderou a luta para a Independência do seu povo. O País torna-se assim um espaço ao qual dirigir a ajuda da cooperação internacional e, em pouco tempo, uma meta turística e de investimento para muitos italianos, tanto que na ilha de Boavista um terço da população é, hoje, constituído por italianos que ali residem permanentemente.

As relações entre Itália e Cabo Verde não são apenas de natureza exclusivamente económica, facto demonstrado pela vitalidade cultural dos cabo-verdianos e dos seus descendentes que vivem em Itália, muitos dos quais fizeram da formação o fulcro da sua integração social, reforçando assim a ponte que une as duas culturas. A cooperação entre a universidade italiana e a cabo-verdiana, que teve início há cerca de vinte anos, representa mais um elo na cadeia que une os dois países. A Universidade de Florença foi pioneira nesta frente e o Congresso pretende representar uma ocasião para um balanço das relações entre Itália e Cabo Verde e, ao mesmo tempo, a reproposta de uma ideia de cooperação entre Europa e África fundada num modelo de relações entre povos e culturas em que a formação desenrola um papel central.

Comissão científica do Congresso:

Clara Silva (Universidade de Florença)

Gianfranco Bandini (Universidade de Florença)

Joanita Cristina Rodrigues (Universidade Jean Piaget, Cabo Verde)

Filinto Elisio Correia e Silva (Especialista em cultura cabo-verdiana)

Organização:

Giada Prisco, Universidade de Florença, ([email protected])

Giuseppe Ciccone, Universidade de Florença, ([email protected])

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Clara Silva, PhD

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