This event ended on July 10, 2016 9:30 PM CEST

Maria Lai: inventata da un Dio distratto

Invito alla proiezione del DocuFilm inserito nella rassegna "Veritas Feminae Art Contest"


Sunday Jul 10, 2016 from 19:30 to 21:30 (UTC +02:00)

Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi

When

Sunday Jul 10, 2016 from 19:30 to 21:30 (UTC +02:00)

Where

Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi

Description

In collaborazione con la Fondazione Maria Lai e con la regista Marilisa Piga, all’interno della rassegna artistica Veritas Feminae, il giorno 10 luglio h 18.30 presso il Museo della Bussola e del Ducato Marinaro di Amalfi (Largo C. Console 3 - Amalfi) ci sarà la proiezione del un docu-film: "Maria Lai, inventata da un Dio distratto”; una lunga intervista monologo nella quale l'artista sarda, nata nel 1919 a Ulassai in Sardegna, si racconta attraverso le sue opere, i pani, le tele cucite, le scritture fantastiche delle fiabe e gli interventi ambientali. E' un video sulla vita della celebre artista che seppe innestare un lavoro di ampio respiro su una radice culturale fortemente sentita, variegata, ma coerente, che attinge al lavoro tradizionale, anche manuale, soprattutto femminile, vedendovi una forma di creatività di ognuno.L’opera di Maria Lai va oltre, coniugando sempre un carattere sognante con la chiarezza, e anche delle idee e la radicalità di una coscienza vigile: “ciò che appare, cioè la cultura contemporanea, che senz’altro ho acquisito fuori dalla Sardegna, e che mi permette un dialogo col mondo, è solo la punta dell’iceberg. [...] Ho dietro di me millenni di silenzi, di tentativi di poesia, di pani delle feste, di fili di telaio”. Così Maria Lai stessa spiegava la propria capacità di interpretare la propria terra senza mai essere locale.Attraverso la sua voce narrante e visionaria, cui le autrici hanno affidato il ruolo di affabulatore, il film accoglie e apprende fiabe e leggende autoctone o cosmiche, che sarebbero indicibili se lei non fosse stata inventata da un dio distratto. Entrando ed uscendo dai suoi libri d’artista Maria Lai offre testimonianza di sé e del Novecento, ma serba ancora – tra le righe e le parole – nuovi segreti a altre storie. Era una piccola donna sarda, con un passato legato agli zingari e alle leggende, in un luogo aspro come la Sardegna, terra primitiva di pastori e tessitrici, luogo un po’ magico dove le janas, le fate delle grotte, aiutano a costruire le trame delle cuciture di tappeti e di stoffe con il loro ordito che mescola rigore geometrico e libera fantasia. Sono i fili della tradizione e del passato che stanno alla base di quest’originale ricerca creativa che porterà l’artista ad amare le sue radici e allo stesso tempo a doversene staccare, trovando nei linguaggi contemporanei dei punti di riferimento necessari per quello che diventerà il suo linguaggio personale.

La video-proiezione rientra all'interno dell'Art Contest "Veritas Feminae". 

La presente mail è valida come invito.

L'ingresso al Museo e la video-proiezione sono gratuiti.

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