This event ended on October 15, 2017 12:00 AM CEST

Ext Int: Rame Art exhibition. Inaugurazione hip hop con i Cypha


from Oct 14, 2017 hours 19:00 (UTC +02:00)
to Oct 15, 2017 hours 00:00 (UTC +02:00)

Hub Cafè Parma Piazzale Daniele Bertozzi, 17

When

from Oct 14, 2017 hours 19:00 (UTC +02:00)
to Oct 15, 2017 hours 00:00 (UTC +02:00)

Where

Hub Cafè Parma
Piazzale Daniele Bertozzi, 17

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Description

Ext Int: Esposizione di Rame curata da McLuc Culture.

Sabato 14 ottobre 2017 dalle h. 19.00

Hub Cafè Piazzale Bertozzi, Parma.

 

Inaugurazione concerto hip hop e freestyle con i Cypha Varano sino a mezzanotte. Beatbox con Enki. Scratch con Dj TryCatch

Apericena a cura di Hub Cafè.

 

Art direction by McLuc Culture, co - organizzazione con Hub Cafè.

L'esposizione resterà aperta dal 14 ottobre al 24 Novembre.

 

Biografia di Rame: Non pervenuta.

 

Ext Int:

 

I pionieri dei graffiti, negli anni ’70, non potevano immaginare che cosa avrebbero scatenato nei decenni a venire in tutto il mondo. Le loro tag sulle pareti dei treni e dei corridoi della metropolitana o sui muri dei quartieri underground di New York animavano tra emulazione e disgusto la vita urbana. I vandali segnavano il territorio ovunque passassero. Predominio, estensione del se, voglia di riscatto, affermazione, creatività, rabbia, disagio, degrado, libera espressione, comunicazione, guerriglia e cultura urbana. Ancora oggi, come in quegli anni, il dibattito e le controversie sono vivi più che mai. Inconsapevoli, le autorità e i “perbenisti” delegittimando il writing lo hanno rafforzato. Ne hanno favorito la promozione e la sua diffusione, alimentando il senso di sfida tipico di chi lo pratica. Il writing e la street art come la conosciamo adesso è originata dalle tag, le firme semplici o complesse fatte con i pennarelli. In quelle tag non c’è solo del “vandalismo” irrispettoso verso le strutture urbane, non è vandalismo fine a se stesso. Nelle tag c’è un percorso personale di ognuno degli autori che rappresentava inizialmente un gridare al mondo la propria affermazione, il proprio passaggio ed esistenza. Negli anni l’evoluzione creativa del mondo underground e in particolare del movimento hip hop intorno al quale ruotano diverse discipline, dalla musica alla danza, dagli sport urbani all’arte visiva, dalla moda alla grafica, persino la letteratura e il cinema, ha portato anche a una esasperazione e saturazione di questo mondo pressato sia dal basso, da sottoculture emergenti, che dall’alto, dal sistema sociale e le culture ufficiali. Molti artisti hanno cominciato a ricercare nuovi orizzonti sia stilistici che concettuali. Le nuove leve, pur conoscendo e guardando la storia e le leggende dei graffiti, hanno introdotto punti di vista più ampi e più attuali, in linea con lo stile e i contenuti contemporanei. Con un tentativo di sfuggire a certe pressioni cercando di evitarne lo schiacciamento verso un ruolo che poteva non essere voluto ma solo subito. A causa dell’ingannevole bisogno di sentirsi riconosciuti a tutti i costi. Attraverso e tramite le regole non scritte, basate anche su codici comportamentali, della cultura urbana, dove molte delle attività creative e di aggregazione, in molti casi clandestine e non per questo meno interessanti, sono immodificabili con obbligo di rispetto.

 

.

 

Queste restrizioni hanno spinto oltre alcuni artisti, ricercando certi contenuti non più verso l’affermazione del sé o del proprio ego bensì verso il mondo interiore, una ricerca meditativa che non senta più il bisogno della competizione e della dimostrazione delle capacità tecniche raggiunte. La ricerca basata sul confronto per confermare la propria abilità ottenendo così il rispetto e lo sguardo ammirato da parte dei più giovani sta sfumando e perdendo rigidità. Qualcuno ha cominciato a staccarsi dalle regole che univa tutti in crew, family, gang virando in alcuni casi in modo radicale, distaccandosene completamente, in alcuni casi in modo conflittuale, in altri casi in modo più graduale verso uno sguardo interiore fatto di ricerca solitaria e consapevolezza. Ciò non dimostra che questo percorso stia esaurendo l’altro bensì si muovono in parallelo, a volte si distaccano, a volte si intersecano e si confondono. Convivono floridamente alimentandosi a distanza e movimentando la scena che altrimenti avrebbe ripetuto se stessa. Ecco che l’opera diventa la rappresentazione di un percorso spirituale che conduce alla calma e alla bellezza del guardarsi dentro e neutralizzare timori e insofferenze. Con Ext Int Rame descrive questo passaggio del dentro e fuori, con la rapidità di una spruzzata di colore l’uscita veloce verso gli stimoli esterni tentatori e destabilizzanti e allo stesso tempo i colori e le linee fluttuanti del mondo galleggiante e insonorizzato del guardarsi dentro. Un confronto duale il cui contrasto genera armonia, tra bagliori improvvisi e virate inaspettate, tratti raffinati e linee che schizzano tra il pieno e il vuoto.

Fabrizio Maci

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